Tutto è Aterosclerosi: dall’aria ai biscotti che mangiamo!

Tutto è Aterosclerosi: dall’aria ai biscotti che mangiamo!

Il 29 ottobre è stata celebrata la XII giornata mondiale dell’Ictus. Sono 200mila gli italiani che ogni anno vengono colpiti da ictus, rappresentando la terza causa di morte dopo l’ischemia miocardica e le neoplasie, e causando il 10-12% di tutti i decessi. Il 75% dei colpiti sopravvive con una qualche forma di disabilità.

Di questi la metà è portatore di un deficit così grave da perdere l’autosufficienza. In Italia rappresenta la principale causa d’invalidità. Da questi dati, alquanto sconvolgenti e sottovalutati, si capisce come la Giornata Mondiale contro l’ICTUS sia stata dedicata agli aspetti trattabili dell’ischemia cerebrale, dalla sua curabilità all’importanza del trattamento riabilitativo, dall’importanza degli stili di vita corretti al riconoscimento precoce dei sintomi. Da non dimenticare come nell’82% di casi è di natura ischemica, nei restanti casi emorragica. Più in dettaglio, nel 20% è dovuto a stenosi (restringimento od ostruzione) carotidee secondarie aterosclerosi, nel 30% criptogenetico, ed un ruolo importante è dato dalla fibrillazione atriale, tra le più frequenti aritmie cardiache. Ma queste ultime forme di ictus possono essere prevenute anche grazie a nuovi farmaci anticoagulanti orali che rendono il sangue più fluido, impedendo la formazione di coaguli responsabili dell’ictus.

Oggi è l’aterosclerosi a rappresentare il vero Killer del mondo occidentale.

È caratterizzata dall’indurimento (sclerosi) dell’arteria e dalla formazione nella parete della stessa dell’ateroma, accumulo di materiale poltaceo giallastro costituito soprattutto da colesterolo ossidato.

Questi eventi determinano l’innesco di quei processi infiammatori, degenerativi e di proliferazione cellulare abnorme che portano, nel corso di decenni, ai sintomi clinici caratteristici in base all’organo interessato. L’infarto del miocardio se ad essere colpito è il cuore, l’ictus se è interessato il cervello, l’arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori, con la classica claudicatio intermittens, se viene colpita la circolazione di tale distretto, Patologie che nel loro insieme rappresentato la prima causa di morte e di disabilità nel mondo occidentale. A tutt’oggi, e più che mai, la priorità spetta di diritto alla prevenzione, non possiamo stare ad aspettare gli eventi cardiovascolari, tentar di chiudere la porta a buoi scappati o a trombosi/ictus avvenuto. Nel Recente convegno del 15 ottobre a Sabaudia della SIAPAV, Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare, nella relazione di apertura del congresso, ho avuto il gravoso compito di fare il punto sulle cause e sulla patogenesi delle stenosi carotidee indotte dall’aterosclerosi.

Appare evidente come sia quindi importante calcolare il rischio cardiovascolare globale più che considerare ogni fattore eziologico o di rischio separatamente. Proprio tale ambizioso progetto portano avanti specialisti cardiologi ed angiologi sotto l’egida di diversi comuni della provincia di Frosinone, e con l’indispensabile contributo logistico-organizzativo dalla Cooperativa Santa Lucia Life, nelle Giornate di prevenzione cardio-vascolari. In tali incontri si sottopongono a visita specialistica i cittadini e viene rilasciata loro la valutazione del rischio cardiovascolare globale secondo le carte dell’Istituto Superiore della sanità, che prevedono la probabilità di avere accidenti entro 10 anni al fine di correre ai ripari in tempo. Inoltre si calcola, mediante eco color doppler, l’IMT, vale a dire l’ispessimento medio-intimale della parete carotidea, che da solo rappresenta un predittivo indice di rischio. Queste importanti giornate presto si arricchiranno di interviste-intervento sull’alimentazione e stile di vita, nonché di interessanti studi innovativi sulle cellule buccali esfoliate che rappresentano, con i loro micro-nuclei, un importante parametro di alterazione cellulare e di invecchiamento biologico indotto da elementi cancerogeni e di danno vascolare. L’insieme di queste considerazioni deve portare alla conclusione che pur essendo molteplici le cause dell’aterosclerosi la prevenzione deve puntare ad ottimizzare la qualità della vita, ponendo attenzione allo stile della vita stessa e all’alimentazione corretta. Non grandi abbuffate di ogni piacere, ma il “gustare” e il “contemplare” che non sono solo momenti per i mistici ma educazione ad una vita sana per tutti. In poche parole respiriamo la migliore aria, beviamo l’acqua più pura, e mangiamo i migliori biscotti per il nostro benessere e piacere. Carpe Diem.

Nella tabella affianco sono elencate le infinite cause che possono determinare l’aterosclerosi, ma non possiamo ignorare che anche l’aria che respiriamo può facilitarne l’insorgenza. Vivere a Parigi o nel suo sobborgo, Bois Herpin immerso nel verde, comporta un’aumentata calcificazione e presenza di placche carotidee del 38%. Un ruolo sempre più preponderante assumono le sostanze stupefacenti, cocaina e cannabis in particolare. Ma da soli, nove fattori, fumo, ipertensione, diabete, elevati valori di colesterolo, obesità addominale, stress, inattività fisica, scarsa assunzione di frutta e verdura ed assunzione di alcol, sono responsabili di oltre il 90% di tutte le morti premature. Il sovrapporsi tra loro aumenta in maniera esponenziale il rischio di avere eventi cardiovascolari, ad esempio, avere tutte e nove tali condizioni aumenta il rischio d’infarto di 300 volte.

 

“Articolo estratto da: Il Filo della Vita anno I n°1 Dicembre 2016 pag 24 e 25”

Dr. Ricci

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